Presentazione del Progetto

Descrizione del progetto Manomettere

È in atto da qualche mese, partendo da Emilia e Toscana, un confronto tra Hacker e Contadinə sullo scambio dei rispettivi saperi e delle modalità di approccio a temi comuni quali la transizione ecologica, la critica alla tecnologia come soluzione imposta dall’alto, il divario tra la realtà rurale e quella urbana, i brevetti nel mondo del lavoro e della salute, la comunicazione e la consapevolezza dei mezzi di comunicazione utilizzati, etc.

Da questo confronto è nato un gruppo di lavoro basato su momenti di auto-formazione per promuovere la contadinanza e la cura del territorio attraverso coltivazioni agroecologiche; diffondere l’utilizzo di strumenti hardware e software in modo alternativo e per la giustizia sociale; incorporare la critica alla tecnologia del movimento hacker in quello contadino; liberarsi della tecnologia dei generi e gerarchica.

L’idea è di partire dai territori per raccogliere, discutere e diffondere pratiche e saperi lavorando sul piano immaginativo/creativo, stimolando/incuriosendo le persone, facilitando la diffusione dei progetti locali verso altre comunità e adattando alle proprie comunità progetti presi da altri luoghi.

Le prime attività sono iniziate ragionando su temi come:

  • Autocostruzione di macchinari per produzioni medio/piccole, divulgazione dei progetti e loro documentazione, recupero di tecniche contadine meccaniche a rischio estinzione (es. carriole e mezzi di trasporto modificati per usi particolari, attrezzature a trazione umana per la lavorazione dei terreni e la prima trasformazione di prodotti agricoli, modifiche ad utensili generici finalizzate ad esigenze particolari, trebbie di vario tipo, produzioni di termocompost e laboratori del suolo, test di micorizzazione in campo e raccolta dati in aziende agricole, maltatori e attrezzature per birrifici, pompe a colpo d’ariete per l’orto, etc.)
  • Sviluppo in locale di progetti già esistenti nel mondo in Open Hardware e Open Source per favorire il feedback e la cooperazione (file sharing dei documenti di associazioni e comunità, community mesh network in zone impervie non raggiunte da internet, etc.)
  • Facilitazione per nuovi progetti agricoli agroecologici, con licenze e strumenti Free ed Open Source e con metodologie organizzative orizzontali e modulari.
  • Costruzione di reti con gruppi e comunità che lavorano su progetti simili in giro per il mondo.