Documentazioni appropriate – o come ri-appropriarci collettivamente di tecnologie utili

Volevamo lasciare qui traccia di come abbiamo proceduto fin’ora a documentare esempi di tecnologie riappropriate, accrocchi, processi di autodeterminazione tecnologica che connettono le agroecologie contadine con approcci informatici hacker consapevoli di manomissione.

Prendiamo ad esempio quanto fatto per Umbertino, la trebbiatrice auto-costruita da Mocho, Slowduck e Crosta, tra Formello (campagna a Nord di Roma) e l’AvANA (l’hacklab del Forte Prenestino a Roma).

Dopo qualche scambio informale con Mocho, noi di manomettere abbiamo deciso di procedere ad una documentazione di Umbertino.

Nel farlo un nostro obiettivo era rendere visibili il funzionamento del macchinario, le specifiche tecniche e materiali della progettazione, della costruzione e del suo utilizzo; e quindi anche i saperi e le competenze necessarie a realizzarla ed operarla.

Altro nostro obiettivo era, trattandosi di contesti informali e clandestini, per necessità, mantenere la confidenzialità rispetto a nomi di luoghi e persone coinvolti nella realizzazione e l’utilizzo di Umbertino. Farlo necessitava di particolari attenzioni sul come entrare e stare in contatto durante il processo, cercando un feedback e stabilire una sorta di garanzia partecipata (e quindi una buona fiducia) fra noi che documentiamo, la comunità che ha realizzato l’accrocco, e le reti a cui ci rivolgiamo pubblicamente (principalmente giri di autogestione hacker e contadina).

Abbiamo prima cercato una bozza di “scheda tecnica” già utilizzata da altrə in operazioni simili, trovando un testo adatto nel lavoro dellə cilenə di tecnologias locales.

Abbiamo guardato alla scheda durante una nostra assemblea e aggiunto degli aspetti che ci interessava approfondire, sia generici (e.g. la questione della sicurezza) sia specifici (e.g. la questione della diversità fra granaglie di varietà diverse, sia in coltivazioni diverse e.g. farro vs grano, sia dentro la stessa coltivazione e.g. miscugli di popolazioni evolutive);

Abbiamo ripreso i contatti, manifestando le nostre intenzioni a Mocho & co. Verificato il loro consenso, e preso un appuntamento, lə abbiamo visitatə prendendoci una buona mattinata, fatto un giro fra il campo, il magazzino e la casa in cantiere.

La documentazione si è svolta poi in due fasi:

  1. L’osservazione della macchina, la messa in funzione (purtroppo senza grano dato che era inverno), ascoltando loro, facendo domande e provando noi stessə alcune funzioni e vari aspetti che ci hanno fatto notare, documentando anche con qualche foto e prendendo le misure;
  2. Ci siamo sedutə con una merenda a compilare la scheda tecnica in una simil-intervista e chiacchierata.

–> Ripartitə per casa abbiamo trascritto il testo e lo abbiamo innanzitutto condiviso su un pad con Mocho, Crosta e Slowduck. Ricevuto ed integrato il loro feedback, abbiamo proceduto a stilare una bozza di post sul blog. Nel frattempo Maglia ha realizzato il disegno tecnico di Umbertino.

–> Ci siamo riconsultatə fra noi e di nuovo con loro, per poi eventualmente pubblicare un contenuto che fosse appropriato sia rispetto ai parametri tecnici sia alle necessità di confidenzialità e convivialità nel processo.

*** Sul post non troverete nominativi, recapiti o indirizzi di chi ha realizzato l’accrocco. Ma per chi ha particolari domande, intenzioni, commenti o desideri rispetto ad Umbertino, non crediamo che sarebbe affatto impossibile entrare in contatto con Mocho & co. sia attraverso di noi (scrivendo su questo form –> fare.vado.li) o con lə smanettonə dell’Avana al Forte in quel di Roma.